TERRA + ROCCIA + SOLE =
SAPORI MINERALI .... RARI 🙂
CESE
Falanghina del Sannio DOC
Un’espressione pure e vibrante della Falanghina, nata a 560 metri d’altitudine tra terreni calcarei vulcanici. Un vino che racconta la vitalità e il rispetto per la terra.
Identità del Terroir
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Zona di produzione: Casalduni (BN)
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Vitigno: Falanghina 100%
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Altitudine: 560 m s.l.m. (media)
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Terreno: Unico, di matrice argilloso-calcareo-vulcanica.
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Esposizione: Sud-Ovest / Est
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Vigneti: Impiantati tra il 2012 e il 2018; allevamento a Guyot (3.500 ceppi/ha).
In Vigna e Produzione
Resa: Contenuta a 70 ql./ha per preservare l’integrità del frutto.
Vendemmia: Manuale in cassette, tra fine settembre e inizio ottobre.
Sostenibilità: Gestione biologica certificata e autonomia energetica da fonte solare.
Vinificazione e Affinamento
Tecnica: Pigia-diraspatura e pressatura soffice.
Fermentazione: Esclusivamente con lieviti indigeni in contenitori d’acciaio.
Evoluzione: Un lungo percorso di maturazione che garantisce struttura e complessità: 12 mesi in acciaio seguiti da 12 mesi in bottiglia.
Note Sensoriali
Vista: Giallo paglierino intenso e luminoso.
Olfatto: Bouquet di grande finezza. Emergono note dolci di agrumi, banana e pesca bianca, seguite da accenni di susina, mela golden e ananas maturo. Il tutto è impreziosito da delicati fiori bianchi e gialli.
Gusto: Al palato è armonico e avvolgente. La decisa sensazione minerale, figlia del suolo calcareo-vulcanico, emerge con eleganza rendendo la beva fresca, persistente e profondamente piacevole.
La Falanghina: Anima del Beneventano
Vitigno simbolo del territorio, la Falanghina vanta radici leggendarie che risalgono all’epoca romana. Si ipotizza sia la discendente del celebre Falerno bianco, il “vino degli imperatori” lodato da Plinio e Cicerone. L’Etimologia: Il nome deriva probabilmente da falangos (i pali di sostegno delle viti) o dalla forma dell’acino che ricorda una “falange”.
Abbinamenti Consigliati
il vino di Falanghina CESE è perfetto con tutti i piatti della cucina mediterranea, servita con antipasti, riso o pasta con frutti di mare, minestre di legumi o zuppe con funghi.
Diciamocelo è un vino molto versatile per la nostra cucina, ma l’abbinamento più conosciuto è con un buon fritto misto di pesce.
Possiamo continuare con le portate di crostacei e in fine consigliamo anche abbinamenti con carni bianche, ad esempio, dei succosi fagottini di faraona al pepe rosa, ma anche con pollo grigliato con olio, rosmarino e limone.
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