Ha un pezzo di storia importante da raccontare questa cantina sannita di Casalduni, paese di 1.400 abitanti in provincia di Benevento. Sulle spalle un percorso vitivinicolo e olivicolo di tre generazioni, una piccola realtà fatta di sfide coraggiose che hanno contribuito a sviluppi significativi sia per l’azienda che per questo pezzo di territorio. Fondamentale fu inizialmente l’idea del padre di Marenza Pengue, proprietaria da qualche anno insieme al cognato Pasquale Giordano, quando nel 1978 impiantò i primi vigneti a base Fiano, una scelta che nessuno dei contadini della zona aveva ancora fatto e che in pochi all’epoca compresero. La seconda scommessa, quella attuale, intrapresa da Marenza e Pasquale con il sostegno dell’enologo laziale e profondo conoscitore della campagna sannita Roberto Mazzer, è quella di lasciar maturare sulle fecce fini soprattutto i mosti dei bianchi Fiano e Greco, per un periodo considerevole che va dai 12 ai 18 mesi. Successivamente al travaso segue l’imbottigliamento e l’affinamento per altri 18-12 mesi. I bianchi, che al momento usufruiscono del solo passaggio in acciaio, sono messi in commercio minimo dopo due anni dalla vendemmia.